“Un’idea, un concetto, un’idea, finché resta un’idea è soltanto un’astrazione” cantava Giorgio Gaber. L’indimenticabile cantautore milanese si augurava di poter mangiare un’idea per riuscire a fare la sua rivoluzione. Non ci proviamo neppure, anche perché l’idea di portare in Tv un programma che parli di cibo procura, al solo pensiero, un senso di nausea. Non che con i talk show o i talent vada meglio…
Avrete già capito che qui parleremo di televisione, anzi del suo futuro, qualsiasi esso sia. Non ci interessa sapere se la guarderemo su mega schermi o sul telefonino, se sarà diffusa via cavo, etere, satellite o attraverso il web. Cercheremo di concentrarci sui contenuti. Non faremo, però, critica televisiva. Parleremo pochissimo, forse per niente, dei programmi già in onda, perché non vogliamo realizzare la brutta o bella copia di Tv Talk, il programma del sabato pomeriggio di Raitre.
Parlo al plurale perché sono un inguaribile ottimista e mi auguro di trovare, strada facendo, la collaborazione di chiunque voglia condividere esperienze e progetti.
Prove tecniche di trasmissione, infatti, vuole essere uno spazio per sperimentare. Idee, concept e format per il web e la tv, partendo dal mobile journalism e dalle nuove tecnologie che stanno radicalmente rivoluzionando il mondo della comunicazione. Gli aspetti tecnologici, però, rappresentano soltanto una parte dell’evoluzione in corso. Alla televisione del futuro occorrono soprattutto nuovi autori, in grado di avanzare proposte innovative nei linguaggi e nei contenuti.
Cercheremo di dare il nostro contributo in questo senso. Per quanto possibile senza astrazioni, con esempi concreti. Magari in forma grezza, economica. Probabilmente senza un denominatore comune, spaziando tra argomenti e generi differenti, perché ripetersi è monotono, mortificante e, se non ti chiami Vespa, Fazio o Marzullo, neppure economicamente vantaggioso.
L’idea è quella di realizzare una sorta di contenitore per numeri zero, offrendo spunti a chi la televisione la fa davvero.
Il vantaggio rispetto al passato ruota attorno a due parole chiave: contaminazione e indipendenza. Proporre nuove idee, oggi, dovrebbe essere più facile anche per chi non fa parte di un network editoriale e non ha agganci con l’establishment. La tv, il mondo dell’informazione e della comunicazione guardano con sempre maggiore interesse alle nuove tendenze che nascono, quasi tutte, sul web. Magari si accorgono anche di noi…
Andrea Fontana
giornalista indipendente